JOURNEY TO DHAMMA

JOURNEY TO DHAMMA
In VIaggio lungo l'HIMALAYA e oltre alla scoperta Dell'agricoltura naturale e nomadica. Serching the nirvana of NO Time, NO Space! RICETTE, IMMAGINI E RACCONTI DAL MONDO!

lunedì 22 settembre 2008

qualche goccia di pioggia e amore


camminavo per le strade di citta del messico ed era domenica, il giorno da dedicare a se stessi.

a casa mi aspettava mirge la mia mujer messicana conosciuta tra i peyote.una ragazza incredibile.

ascoltavo i modena city rambler pensando alle giornate del g8 di genova del 2001 dove mi sono salvato per fortuna, pensavo a pezzi di portici percorsi sempre in skate a bologna e a mia sorella.

inizio a piovere

il passato serve principalmente a scrivere esperienza nel nostro cuore, nei nostri occhi, e per colorare le notte di storie da raccontare.

la pioggia si fece molto forte e io rallentai il passo. decisi di fare cio che la maggior parte di chi si dice ha del senso, non farebbe, rimasi li a fare il bel pensatore sotto la pioggia continuando ad ascoltarre musica

i miei rasta iniziavano a colare acqua e i pantaloni avevano gia cambiato colore.

lacrime iniziarono a scendere lungo le mie guancie.

un áltro momento pieno di vita. sentire li tutte quelle storie dannati e illegali e romantiche che mi hanno visto correrci attraverso

come sotto peyote o sotto acido, o sotto la pioggia e´la vita che sta li disposta lungo quel cammino e niente e´meglio di quelle foglie verdi, del sorriso dei cinni o degli uccellini che ravanano tra il pattume.

fate qualcosa senza senso. saltate nella prima fontana che vedete

vivete amici

riempitevi di amore e non starete piu sdraiati in un letto pensando se dire o no ti amo alla vostra ciccia perche sentirete che l'amore c'e gia in voi e non in lei e il dubbio non si porra piu

jonny pioggia

venerdì 19 settembre 2008

el jefe del desierto...aiuto mamma arrivano i peyoteros




la strada in pietra riportava i tre amici via da real de catorce, pure attraverso quel tunnel visto nel film puerto escondido,jonny stava riverso nei sedili posteriori sdraiato incastrato tra sacchi a pelo, zaini, una chitarra, una macchina da scrivere ,boccie d'acqua ,eccettera eccettera.era coperto da una pelle di pecora comprata da un vaccaro lungo una strada qualsiasi.il paimento del lato sinistro di hope era una vaschettaper i pesci rossi.tanat acqua e il fondo in sola moquete della macchina non era un buon connubbio.

la febbre a 39.7 lo portava in uno stato di delirio quasi piacevole cosicche ripercorse questa piccola aventura al deserto del nord

i 3 compagni avevano lasciato guanajato senza tante informazioni, sapendosolo che a nord c'era il deserto e la luna piena che aspettava.e' incredibile come tutto ruoti intorno al ciclo lunare quando si viaggia.lungo la strada la macchina era animata da conversazioni animate e importanti. si parlava di filosofia, parole e pensieri. parole, come quelle che le persone non sanno ascoltare ne dire, ponendo sempre e solo un sacco di conceti sociali costruiti dietro neel'arco del tempo con conseguente incomunicabilita mondiale. e pensieri come quelle troppe e inuili domandi che spesso ci poniamo dimenticandoci di vivere la vita.buono porsi domande per risvegliarsi dai torpori di una vita che non sa piu vedere, ma poi le domande dovrebbero pian piano cadere cosi da essere qui e ora, e iocredo fermamente chespesso si sbaglia nel cercare risposte. bisogna cercare le giuste domande;quelle si rispondono da sole.

cmq andavano per il deserto e quasi giunti diedero un passaggio a una tal veronica, donna un po pazza ex alcolista che si era salvata e curata da sole grazie al peyote.

grazieall'incontro decidono di andare a estacion catorce e da li partire la mattina dopo ben presto zaino in spalla verso la comune del tecolote dove céra il capo del deserto, un uomo saggio e triste che ha vissuto tutta la sua vita senza uscire da li, custodendo e insegnando il deserto e il peyote a chi lo va a visitare con qualche offerta come scambio

la notte stessa 2 ragazze molto carine peraltro si imbatterono in hope e cosi decisero di entrare alla casa per vedere di chi era. detto fatto ecco una connessione importante di questa storia.

i 3 cavalieri italiani gli offrirono un letto nella loro stanza, e senza doppi fini, anche se erano veramente carine vacca bestia.

la mattina dopo erano in cammino.la notte aveva mollato al suolo camionate d'acqua e la strada, 4,5km primadellímgresso al deserto era uno strato 10 cm fondo di melma.

grazie alla mappa di veronica arrivarono senza problemi e dopo un formaggio di capra fato dalla gente del paese conoscettero alri 2 ragazzi che ci portarono dal jefe.
li realizzarono l'importanza di quell'incontro.quell'uomo era una di quelle leggende che si leggono sui libri e si raccontano in tenda quando fuori piove.mani callose e dure, rughe di vecchiaia. non aveva mai lasciato il suo avamposto li nel deserto dove aveva rischiato di morire da piccola.
compari da dietro un cactus con la sua felicita e la tristezza dell'uomo, tutta li dentro, involto in abiti militari contrabbandati all'esercito.
ci accolse ci mostro dove accamparci, sotto l'albero magico e ci disse dove trovare la medicina.il peyote
erano le 12 e iniziammo a mangiar peyote.
nessuno impazzi e se qualcuno si fosse appollaiato su un albero in silenzio avrebbe visto solo ragazzi pieni di amore vagare per il deserto ammirandolo, respirandolo,bagnarsi alla pioggia e chiamare la luna con un circolo energetico e con un om. la notte fini in tenda di jonny. i 5 piu le 2 amiche. una scena decisamente hippie. fuori era freddo e nuvolo la tenda era da 2 e i ragazzi erano caselle di tetris. jonny sull'uscio cucinava pasta inventata.
il senso di comunione era enorme e cosi partirono giochi buffi e dal dirsi ben hippie, ma in vero ben divertenti e emozionanti. pezzi di grana padano venivano allungati con amore dai piedi di qualcuno e ci si imboccava l'un l'altro.per finire masaggio ai piedi...ben assurdo da dirsi, ben divertente da farsi.il giorno dopo dopo altri peyoti si ritorno' a hope.
jonny camminava guardando ogni tanto negli occhimirge, una delle due ragazze con cui aveva avuto una connessione enorme e pensava. era stato come quando sulla spiaggia di baja california si era preso un lsd. quanto pregiudizo e giudizio innocentemente e completamente ignorante a riguardo di queste "droghe".
io li vedo come punti di contatto con il mondo, apertura delle porte della percezione, il tempo non esiste, le seghe mentali non esistono, esiste il cielo i colori e energia che si sente, connessione con la nostra madre terra, con il senso che cercate da sempre ma non comprendete perche troppo semplice.
il senso della vita?
siate vivi qui e ora, non pensate a passato ne futuro, godete il dannato presente che e´l'unica verita se mi permettete la parola.qual'e' il senso di una mucca, di un sasso, di un albero, di un uccello. vivono il loro momento. fatelo anche voi. io lo faccio jonny lo fa e non abbiamo bisogno di droghe e viviamo in un estatsi totsle e costante . felicita prendedo il buono e il dolore pure che la vita offre.
testa alta ragazzi e se volete piu dettagli sulle esperienze allucinogene chiedete
jonny

sabato 13 settembre 2008

Un riassunto...Jonny dallo yukon al messico

hola!
qui un piccolo riassunto di cosa e´successo dai tempi della neve ad ora per chi non conoscesse la storia.
e´parte di una lettera che ho scritto in inglese..quindi fate un bel copia incolla in un programma di traduzione se non sapete l´inglese


parked in this corner in the center of mexico there is a car today.
in the back rounded green hills with cactus. wasted and twisted bus are cutting lines in the quiete tuesday.
if your eyes get closer you will see a red hopefully point called "hope".
It´s an inusual scene.
there is a horse toy in the front bumber and bambus.love is wrote in one side of the car.
there are 2 guys on the roof and 2 inside,
3 are sleeping 1 is writing.
he´s a dreamer and you can see right now that is mind is in the land of dreams.His mind is in the cold white magic mountains.
his mind is imagining his far love.love as love is for the mother earth, for the leafs and the trees; love as romantic love.that love goes to nanette; a name, a face, a memory. his far sweet lady left in the magic north long time ago.
but now more friends came here in mexico and the red car is now moving.
the story tell that his name is jonny avventura.
he walked long way to be here.

long white and cold roads brought him away from that love that inspired him faith under magic big snow flakes and northern lights. eyes that i wouldn´t never forget
so many magic moments where innocent eyes full of joy stear at eachother with that breeze of cold wind coming fom the wild , making everything more alive.
the yukon river was starting to crack when that red car left with jonny.
The warm love was left behind cause the time decided that.
memories, a couple of pictures, one book and a soul full of love and white trees filled up the car with him
time went fast and the road rolled slow under different wheels

jonny drove hope and hope rode with jonny trough the snowy BC, montana and wyoming.
they escaped a big stupid fight jumping in a women´s bed just in time, running the morning after down the far west.
they crossed under full bright sky colorado.
dreadlock looked his hairs while climbing a golden canyon.
in the deepest heart of the colorado highest mountain hope stopped his run. jonny stopped too building fences in the wild place for to do some cash.
with those few money in his pocket got his bus ticket to las vegas and after many adventures finally saw him getting to the dreamed San Francisco
there he jumpt on an old motorcycle and crossed mountains and desert. he found ice, snow, and sand storm
in 2 days the termometer went from -5 to +45 celsius. the elevetion from 3000metres to -60 metres
he climbed unimaginable rocks hanging in thin cracks in the yosemite valley, brought his respect to the oldest living trre, slept in the lonely death valley with rocks as only friend watching the sunrise. he spit his soul out at the iron maiden concert in los angeles and got popcorn to the kid inside him in disneyland.
left the motorcycle in a yoga indu´farm out of los angeles hitched a ride to get stuck somewhere.
surviving that situation walking back into the higway in a desert´s summer got finnaly back to san francisco.
he got a bicycle and rode 600kilometers down the california´s coast, than sold the bike and hitchicked back to his motorcycle.
was now time to cross the deserts.

one morning when only the birds were breaking the quiete concert of the leafs he took to road for the extreme south, were the roads end.
only one other man can remeber that; bended on his knees planting eggplants the old joe, the dharma bum, was waving his hand to jonny smiling in the sunrise inside his helmet.
no words where sad


he crossed the california desert, swet dry to the bones trough nevada gambling his soul running faster than the law without clothes in vegas. his souls was purified one night alone on the edge of the gran canyon.
the hit went up even more till the rear tire blowed up crossing fast like man´s mind arizona.
1 day the smell told him that was in mexico. the smell of true southern life. the road changed
sonora, sinaloa and than the rain. the desert that kill the silly man was gone. in the clouds after the storm saw the end of the road in his head.it was damn far but he knew is determination.
in the middle of nowhere the motorcycle brake down. same his heart. a doubt appeared
the time stopped but not the rain. jonny was lining on a wasted bed in a cheap hotel in mazatlan. the fan of the ceiling was spinning slow moving emotion around. the old green painting was trying to put some hope bau was speaking with melancoholic words
too many question!
jonny, drunk in a dangerous cantina decided was time to stop. 2 friends important as his same life where coming to mexico in 2 months. jonny decided to invent his self mexican.
the light appeared trough the never ending rain and a dark dangerous gravel road that welcomed him in guadalajara told him the place to go.
the coin was spinning in the air
head north. tail south.
head.
north.
baja california sur.

jonny didn´t question.
the road was speaking to him.
no more time for plan; he just abandoned himself to the pure flow and left the morning after.
he got there ready to listen
sicerly the second night that he was sleeping in the beach with the homeless, after the motorcycle brake down forever, stinking as a wet dog he had a doubt.
2 days after he got the answer. was a yellow big house with a palapa roof. there was the learning there, and people he wouldn´t forget. was art, yoga , breathing, work, music and knowledge. a deepest cosmovision

jonny worked, played, surfed and he became a good student. he learnt till the day "hope" the car came with one of his brother of the road
the deep moments of joy and understanding that cannot be expressed with words if not, love, painted pink the sky and wrote the end to that time in baja california

the road began again to roll under the wheels to join the other friend coming from the old continet across the ocean; from the mad beautiful italy to ciutad de mexico

now is the time of today where "hope" parked jonny, filippo and alessandro in the colorfull city of guanajato to search the way of the art. as expression. as comunication.

jonny

Oggetti magici: Samira


incontrai samira per caso a santa barbara.quel suo vestito verde attillato mi fece innamorare subito.
decisi di portarla via con me e l´acquistai. proseguimmo insieme e imparammo a conoscerci seduti sul tetto di hope,la macchina magica,guardando tramonti magnifici.
La sua anziana e saggia esperienza voleva esplorare il mondo;i vecchi si ricordavano di lei e i giovani si stupivano. Aveva ancora tanto da dire ma aveva bisogno di occhi, dita e un tocco magico per tornare a parlare.
lei e´ una diva, attira energia e crea emozione ad ogni tocco dei suoi squillanti tasti.
armonia per le orecchie e musica per le emozioni
piu´di 80 anni fa´aveva iniziato a raccontare storie, finche la societa´polverosa non l{ha rilegata su scaffali polverosi.
avvolta nella sua meccanica e´una ascoltatrice come mai ne ho conosciute.
nessuna batteri, ne cavi, tantomeno la funzione copia-incolla; ma errori che rimangono sul foglio a ricordo come insegnamento e il carrello da riportare punto e a capo.
cosi io mi prendo un respiro e comincio una nuova riga, con la meraviglia di immaginare quante volte questo rullo meccanico ha srotolato vite su fogli bianchi con semplice inchiostro nero.
lei e´ samira la mia macchina da scrivere

los 3 hermanos
jonny, filippo, e alessandro

mercoledì 10 settembre 2008

colori di guanajato. i colori cambiano tutto.

un giorno un amico parte.

farei meglio a dire: una notte correndo in 5 cercando la macchina, poi in macchina senza benzina attraverso la citta tra tunnel e rallentatori, per il rotto della cuffia, un amico importante ha afferrato quel bus ,che gia lasciava la stazione, che lávrebbe portato via da qua. indietro verso quella pazza italia.

gia´meglio dire cosi´.suona meglio. tutta questioni di colori. la vita e´colorata.il colore dipinge qualsiasi cosa nel mondo se si vuole. pure le parole ovvio

jonny era sempre stupito e rattristito ad ascoltare le storie della terra patria.

gli stessi amici che da la arrivavano dicevano che avevano paura per lui.per cio che avrebbe ritrovato.lui ancora non ci pensava. se pensava all`italia era per la famiglia che aveva lasciato.

Ma ora era qua nel cuore montuoso e arroccato del messico.Guanajato culla di rivoluzione, anima colorata dell`essenza messicana

jonny da un po non era piu finalmente solo ma divideva le esperienze del viaggio con amici veri.

tutti quanti dalla mattina alla sera cercavano la crescita.

jonny aveva capito alcune cose nuove, e vacca besti se era deciso a migliorarsi, ad andare avanti lungo quella strada che porta alla meravigliosa isola che non cé.

guanajato, messico, stato e citta culla di rivoluzionari, universita e culure antiche; e mille meravigliosi colori:dalla spazzatura alle casa a quelle solite nuvole cariche di emozioni

jonny da quando era nato in quel parcheggio di pinzolo (trentino)in un lontano inverno cercava comunicazione. scriveva, raccontava storie e bloccava storie in immagini che il mondo e i suoi occhi profondi gli regalavano.

tutto cio e´appunto arte comunicativa.comunicazione e´,per quante seghe mentali ci possiamo fare in tutti i nostri giri psicologici un mezzo di trasmissione.

deve muoversi, passare il suo messaggio, le sue emozioni. i suoi colori

quindi jonny aveva deciso di spegnere il settore seghe mentali comunicative; smettendo di pensare tanto e invece raccontare le sue storie a te che leggi, a te che vuoi vedere immagini, cercando quella vita fuori, o quel momento di distrazione o quel messaggio o quel messaggio che magari cambiera la tua giornata, la tua settimana o.....ma quelli sono solo fatti tuoi. io, o meglio scusate, jonny si limitera a raccontarvi storie, e a farvi vedere le immagini che il mondo regala a lui per mostrarle poi a voi.e´nato per questo

quindi benvenuti a bordo

io cerchero´nel mio piccolo di tenere jonny organizzato e a richiedere scadenze come un buon redattore, ma se voi sapeste quante storie ha quel ragazzo.

comprate i popcorn perche´e´proprio un bel film; dannatamente vero come il selvaggio nord di tutti i pazzi.

lui e´un altro

quindi io vi saluto dal messico e ogni settimana vi proporro una storia di jonny.

chiaro internet point permettendo, dopotutto sono in posti a volte disconnessi dalla nostra socielta di chips e seghe mentali

non dimenticate i racconti dei miei altri compagni di viaggio

Alessandro e Filippo qua dal messico

senza dimenticare chi viaggia li dallítalia nellítalia attraverso burocrazie e crescite.

mia sorella e il mio fratello Matte

jonny avventura vi saluta

elia pure