JOURNEY TO DHAMMA

JOURNEY TO DHAMMA
In VIaggio lungo l'HIMALAYA e oltre alla scoperta Dell'agricoltura naturale e nomadica. Serching the nirvana of NO Time, NO Space! RICETTE, IMMAGINI E RACCONTI DAL MONDO!

martedì 15 gennaio 2013

Pellegrinando nella nuova era

Elia Bosi...not anymore Peveri.
Even this transform
32 years old; still living. Still gifting himself with the present.
A present of a pilgrimage trough unknown mountain. Led by nature to find refuge trough rocks for a night under the stars. Facing a screaming beautiful sunset. Then up early in the morning to wait the sun appear while the earth rotate.
Magic. Around forest of rosemary. Bess harvesting pollen is the only noise. The sea start to shine stronger while Tata Inti, Father Sun, approach.
A caravan is this home and a mystical powerful woman his partner.

A true life is not a still perfect picture but it is like a walk across the mountain.
Out of your comfort you can feel.
When you feel, you learn, and you write your story.

Il 2013 è iniziato.
Il mondo non è finito. Ma qualcosa di importante è successo. Una porta è stata aperta e molti di noi siamo potuti passare in questa nuova era. Una era diversa.
Qualcosa è successo, ma bisogna rendersene conto. Bisogna decidere che il passato è passato e ora abbiamo il potere di iniziare a imparare davvero ad apprendere a brillare. Siamo qui per questo.

La scienza cadrà passo a passo, cercando giustificazioni a cose che riteneva impossibili.
Anni fa era impensabile immaginare internet o andare sulla luna.
Ora la direzione della nostra evoluzione sarà diversa
ed esploderà moderatamente ma innarestabilmente
cose inspiegabili succederanno.

Già esiste gente che vive da anni di prana. no cibo, no acqua.
Come lo spieghi cara scienza?

Hermanitos ya no es tiempo di cercare ragioni ma di sentire e di dare potere a quel sentimento di guidarci.
Non possiamo più trovare scuse.
Abbiamo varcato la soglia.
Ma se non vogliamo prenderne atto e azione nulla cambierà.
Mentre, la vita della ragione continuerà il suo declino.

Mica facile companeros.

Ma no hace falta nada!
Non possiamo trovare scusa
Madre tierra ci da il benvenuto, e la tribù del Arcoiris ha molte forme ed è ovunque.
Nuovi maestri sono già nati e abbiamo bisogno di crederci e vivere.

Perchè non serve produrre, ne che lavoro facciamo.
Serve imparare a essere umani.
Vivere nel rispetto delle relazioni: uomini, madre terra, piante e animali.
Vivere la magia.


Come ha detto uno sciamano Maya: "Lo scopo della vita era avere da mangiare cio che bastava, stare insieme e ciclicamente celebrare gli spiriti per continuare a ricordare chi siamo e da dove veniamo."

venerdì 23 dicembre 2011

feliz navidad
















Quasi un anno esatto che non scrivo
scrivo per la famiglia, per gli amici, per voi che leggete e che siete

Un po di new york in messico questo natale messico e nuvole in una notte in una giungla in una tenda in un anfratto. una candela e uccelli che dormono. le medicine della terra vigilano e o gnomo elia si impegna. in una mano lo yoga, in una il machete, guarda eszyer folletto riottoso, fata. con il sole o la tempesta il viaggiatore viaggera', cosi' la vita e morte si compiera'. il pescatore seduto annuisce silente.

Una poesia che vi dedico per questo natale partorita in una notte nella grande tenda che e casa mia e di eszter.
oggi c'e' vento e fa freddo, chiaro che non e' mica il freddo che avete voi, ma mica scherza comunque, si narra di 5 gradi la notte.
potrei parlarvi di che facciamo qua ma alle cose in se non voglio dare importanza perche no mas possono generare fastidi vari, piu importanti le emozioni.

comunque ragazzi qua stiamo lavorando come matti e di tempo per lo svago ce ne e' poco, le giornate sono corte e spesso il cielo e' un po velato in questi giorni.
il sole c'e' spesso e quando e' presente un tuffo nell oceano e sempre piacevole.
la vita mia la potrei paragonare a quella di un piccolo apprendista monaco/jungle fighter.
la vita in gruppo e interessante, bella e anche faticosa, abituato come sono a farmi li fattacci mia, qua capita poco, ma per fortuna la via alla nostra casa e quasi segreta.
l'orto cresce, siamo circondati da bellissimi uccellini e stiamo preparando il terreno per creare un frutteto policulturale per il futuro e tante altre cose
tanto lavoro, riunioni, costanza, musica intorno al fuoco e canzoni, passeggiate verso il mare, una nuova bicicletta, acroyoga con eszter
speranza, fatica, fede, solitudine, amicizia, famiglia, consapevolezza, accettazione, desiderio, comprensione e ancora accettazione, routine, e ancora fede, smarrimeto e fede, consapevolezza e vita vera, riso e fagioli, tante foglie di amaranto e basilico. papaya, banane e cactus. carcade a manetta che cresce nel giardino e cani scemotti
condor mangiano carcasse lungo la strada

un natale diverso
un delfino salta
come sempre il natale lontano senza la neve mi fa sentire molto strano, triste, solo
ma la solitudine e' una condizione che ci scegliamo perche sono tutt'altro che solo ma circondato da bellissime persone.

vi voglio bene famiglia e amici
vi ho dedicato tante meditazioni e bei pensieri e ora pure qualche foto per farvi vedere dove vivo
non son piu tanto bravo a esprimermi al computer
meglio con macete e bamboo

buon natale
sono grato di avervi come famiglia

feliz navida hermanitos y hermanitas

le foto sono in ordine opposto sfortunatamente, rovina un o la magia della suspense, ma prendetele come vengono.

martedì 21 dicembre 2010

Om Mani Padme Om

21 12 2010
kathmandu
boudanat district

Mi manchera' questa terra.
sono arrivato tropp velocemente per portarle rispetto, e troppo presto me ne andro' per onorarla come merita.
Ma questo e' comune ai viaggi via aero, strappano il concetto di tempo e connessione. E io sono sul mio cammino e cosi va bene per questa volta.
Mi ha dato tanto e mi ha messo alla prova.
io mi sono aperto a lei cercando ci non cercare, aspettando invece, percorrendo lentamente i passi sulle stesse strade.
sporca, fritta, chiassosa, colorata, comprpmessa, pura e vera.
curiosa, sfacciatamente si intromette in ogni sfera privata che cosi scompare. cosi l'ho trovata.
accucciata al suolo a friggere speziate samosa, giovane donna in sari che mi sorride maliziosa. vuole sapere cosa ci faccio qua e vuole tutto da me.
ora che sono qua il mio non e' piu mio ma di tutti
io ci ho provato a darti tutto, spingendo oltre i miei limiti da occidentale e da Elia in evoluzione.
e ora ti dico grazie
GRAZIE
grazie terre di Himalaya

mercoledì 15 dicembre 2010

The Annapurna way





cx
E' un posto piu' lento.
la gente si accovaccia per terra a chiaccherare
piano, lentamente.
e' un posto con piu' sorrisi e facce serene perche' un po' piu' libero di cio' che conosco dell'europa
un po' meno leggi
un po piu di relazioni e improvvisazione
una facciata piu sporca e povera
un contenuto piu semplice e sincero

tradizioni rurali forti e meno supermercati
una religione che influenza con la nonviolenza
la sacralita tangibile di una vacca per strada o di vuotare l'acqua di fiume o lago raccolta la mattina prima dell'alba per versarla sul pavimento di tyerra di fronte a casa per benedirlo, purificarlo e portare prosperita
la campanella agitata la mattina per svegliare il giorno in ogni casa
c'e' da sacralizzare e gioire di questo giorno, potyrebbe non esserci domani, cosi si pensa.
una religione che in primo insegna a non voler controllare ma a d accettare le cose cosi come sono.

karma e dharma

vite passate e conseguenze. la giusta azione.

per questo siedo felice in questo piccolo bar un po sporco.
con 3 dollari faccio colazione e mi pago una notte d'albergo.
faccio la vita da ricco, questa credo l'attrazzione principale. non dover pensare al futuro perche posso pagarmi il presente con un niente.
vita da turisti d'asia

ma preferisci viverla la vita o visitarla da turista?

ma mi immergo pure in una cultura, ma soprattutto in una dimensione del presente

vivere il presente cercando di sentirsi per sentire la vita e l'altro

valori che trovo in europa, ma devo essere piu' forte nel mantenerla in mezzo alla dilagante

frenesia e negozi di inutilita'
complicatezze
elaborazioni

tutte cose che allontanano dalla semplicita'
dall'origine di un bisogno
dalla natura che crea e regola i ritmi


Vivere senza fede e' come guidare nella nebbia

qui le persone hanno fede


la fede, il cammino religioso non e' una chiesa, una dannata istituzione di potere e controllo ne un dio fatto a somiglianza di uomo

e' credere in se stessi, nel proprio cammino, nella vita e nella forza divina della natura
nel dedicarsi a risvegliare la consapevolezza del divino in tutto, nella meraviglia del presente e esserne grati per poterlo vivere
grati del bene e del male senza categorizzarli come giusto o sbagliato
tutto e', tutto serve e comunque e'

credere e accettare l'altro, se stessi
con gioia apprezzare la semplicita del mondo sapendo di essere divini e piccolissimi, nonche parte di tutto questo

questo e' il cammino che ho deciso di percorrere


Tutto e' inutile senza la gioia
la gioia deriva dal completamento delle possibilita' che ci porta il presente
in qualsiasi forma arrivi

quindi non importa veramente cosa faro'.
Ma la motivazione nel fare e divenire sara' la direzione della mia fede.

Semplicemente essere.
quando sei tutto e' chiaro
per essere devi sentirti, capire che non sei pensiero ne cosa, ma lo spirito che ne sta dietro e che puo vivere nella consapevolezza di pensiero e materia senza esserne schiavo


buona vita gente

pace e prosperita', come si dice da queste parti....
Pokhara, Nepal.

Himalaya

Annapurna

venerdì 19 novembre 2010

Nepal

La notte ha inghiottito tutto.
e' scomparsa eszter, rishikesh e me stesso.ma nonostante tutto mi muovo attraverso l'india, lentamente. sopra le stelle di improvviso mi mostrano da che lato e' il cielo
meravigliasotto avvolto nella lamiera rovinata e rumorosa di un autobus che si lamenta mi avvicino al nepal.pareti colorate dal vomito dei passeggeristrade stanche del passaggio dell'uomo scoppiano lasciando piste di buche e pietre
24 ore 400 km forse







L'ombra dei boschi sui fianchi delle montagne e' sempre la stessa.
piccoli uomini ci passano attraverso carichi di tradizioni, canzoni, lavori, storie da ridere e da piangere.
il spore e' lo stesso ovunque nel mondo.
ma c'e' una cosa importante che cambia calando a voler coprire il sole per cancellare le ombre che danno colore.
e' il desiderio dell'uomo di possedere e controllare
quel desiderio che tende in mille modi una mano che vuole sembrare amicha.
ma non puo raggiungere l'ombra degli alberi piu' grandi, dove alcuni,pochi e giovani uomini festeggiano liberi la luna d'ottobre

green peace





18 11 1980
18 11 2010

grazie a tutti

passeggiavo tranquillo lungo il marciapiede della strada principale, nonche' una delle uniche del paese di "molto molto lontano"
in fronte a me notai una gran cacciara in fronte a una pizzeria di immigrati italiani.
era una rievocazione di qualche film folle e tutti avevano giganteschi baffoni
abbassai la faccia a terra in quanto in quel giorno dedicato a me, il mio compleanno avevo deciso di starmene tranquillo per le mie.
speranzoso di passare inosservato cercai il dribbling tra la folla quando una mano mi afferro'

ELLLLLLiiiiiiiama che ci fai qui?

era la mia nonna paterna francesca, con lei chiara , la zia e altri parenti alla lontana che non vedevo da anni nonche il nonno delmo, recentemente passato a un altro livello di questa vita.
imbarazzato e starnito dall'incontro rimasi basito mentre mi invitavano per la sera a cena in un altra pizzeria
ok

andai alla pizzeria e ci sedemmo a un piccolo tavolo
poi piano piano incomincio ad arrivare sempre piu gente conosciuta. iniziammo a spostare sedie e tavoli per farci postopoi iniziarono ad arrivare gli amici
voi tutti
amici che non vedevo da 5 6 10 anni con genitori conosciuti
c'eravate tuttipoi avete iniziato a tirare fuori i regali
ed e' arrivata la mia famiglia
la tavolata era diventata una festa a sorpresa enorme organizzata da mia mamma e mia sorella
non manacava nessuno
e tutto era dannatamente vero

che meraviglia

grazie amicigrazie per questo regalo
io non so come abbiate fatto ma vi assicuro che e' stata un esperienza magica







nepal, pokhara
aquile condor e falchi solcano il cielola pioggi e' cessata, il lago e' calmo e lo zaino pronto.
domani si parte verso annapurna, verso la dea montagna

namaskar

elia












venerdì 5 novembre 2010

Lost in myself

Non c'e 2 senza tre e cosi per la terza volta sono tornato a rishikesh.
e' stato bello ritrovare il silenzio, il tempo di guardare ogni tramonto mentre le montagne si incendiano di rosa e canti hindu riempiono la valle. intorno solo uccellini variopinti cantavano al tramonto mentre una rudimentale cucina bolliza una semplice zuppa di patate.

mi sono riperso nel mio interno, nel mio ego scoprendo di essere ancora governato dal giudizio, verso gli altri e verso me stesso. abbandonarsi nell'altro non e' facile. farsi amare non e' facile.
ci hanno insegnato cosi tanto che dobbiamo dare e fare che non sappiamo forse piu' ricevere, ne abbiamo paura.
ma se nessuno riceve il dono dell'offerta viene sprecato.
saper ricevere passivamente con gratitudine e' altrettanto importante che il dare.
una volta te una volta me.
attraverso un cammino che abbraccia l'arte del tantra cerco la via del divino in ogni gesto.
ma il rumore assordante attorno mi confonde
ma da dove viene il rumore?
dalla citta'.......dalla mia testa.
cosi nel silenzio del sole mi sono spogliato per sentire la voce del silenzio e ho visto il lato della montagna
precipitavo dai picchi piu' alti alle valle piu' inabissate in una rapsodia di emozioni brucianti che mi lasicavano senza pace.
qui sul fianco della montagna ora vedo i picchi, le valli, la luna e il sole. e' un buon posto per crescere ortaggi e costruire un riparo da chiamare casa.
da qui posso andare su quei picchi e attraversare quegli abissi ma qua posso tornare perche' ne conosco la strada.
E' la casa della mia pace.
Metafora che racchiude molto
Io non sto cercando di colpirti, ti racconto le mie emozioni perche' voglio capirti, capirmi, farmi capire; perche' mi attacchi.
abbassa le difese, renditi vulnerabile a me
io non sto cercando di colpirti
ma sappiamo parlare?
solo se ti renderai vulnerabile e abbasserai le braccia e quello sguardo annebbiato dalla mente potro abbracciarti e guardarti negli occhi
non dovremo piu' parlare.
ancora la montagna insegna
con calma sali
con calma ti conoscero'
se aggredisci il sentiero cadrai a terra senza energia e maledirai te e la montagna
con calma arriverai invece a vedere l'alba
Jonny

lunedì 25 ottobre 2010

Himalaya. Camera con vista.


Immagina polvere.
immaginane un po' di piu.
ora chiudi gli occhi perche' ti sta riempiendo la testa attraverso le pupille
respira la densita' ruvida dell'aria grigia.
nel mentre rocce cadono dalla montagna e 2 metri oltre la strada precipita in un abisso di pietre quasi verticalmente verso il sacro ganga.
attaccati al clacson cercando di farti sentire dal probabille camion che e' dietro la curva e riempie interamente la strada.
non vedo niente
il mondo e' polvere
ecco incastrati di nuovo
montagna che cade, camion, precipizio. non c'e' posto nemmeno per un bambino magrissimo per infilarsi oltre.
si gioca a chi passa prima
15 km in un ora e' il massimo che si puo riuscire a fare. piu o meno
25 se sei fortunato
ma suona il clacson

scimmie saltano tra gli alberi urlando mentre il verde rida colore al mondo che lascia il grigio assorbirsi nella valle di kedarnath
uccelli variopinti sfidano il colore brillante dei sacchetti di plastica e gli uomini sono ovunque e ammassati
ma la natura e' padrona e potente, eccetto i sacchetti di plastica. qua l'umo preferisce stare ammassato a casa sua.

le nubi si aprono prima del tramonto.
discuto sul prezzo dell'ingresso al parco con eszter e il guardiaparco che pensa io sia un ricco occidentale
taccio la nubi si aprono e in un punto che credevo solo cielo appare chocamba, 7800metri. dio.

3 di mattina la sveglia suona. sotto una via lattea che spara stelle cadenti fuori stagione osservo il carro grande levarsi verso il cielo mentre orione mi indica la direzione.
cerco la stella polare tra il carro grande e cassiopea.
le pietre si copriono di brina ghiaccita quando raggiungiamo i 3800 metri nel buio ancora totale.
suono la campana e sono in cima, 4090 metri. arriva eszter, suona la campana e insieme rendiamo omaggio al tempio e ci avvolgiamo in un panno.
fa freddo.
ore 6 am
il sole esce dalle montagne illuminando l'himalaya di qualcosa non spiegabile a parole

silenzio


pure bliss



prima alba himalayana










Jonny