JOURNEY TO DHAMMA

JOURNEY TO DHAMMA
In VIaggio lungo l'HIMALAYA e oltre alla scoperta Dell'agricoltura naturale e nomadica. Serching the nirvana of NO Time, NO Space! RICETTE, IMMAGINI E RACCONTI DAL MONDO!

venerdì 19 settembre 2008

el jefe del desierto...aiuto mamma arrivano i peyoteros




la strada in pietra riportava i tre amici via da real de catorce, pure attraverso quel tunnel visto nel film puerto escondido,jonny stava riverso nei sedili posteriori sdraiato incastrato tra sacchi a pelo, zaini, una chitarra, una macchina da scrivere ,boccie d'acqua ,eccettera eccettera.era coperto da una pelle di pecora comprata da un vaccaro lungo una strada qualsiasi.il paimento del lato sinistro di hope era una vaschettaper i pesci rossi.tanat acqua e il fondo in sola moquete della macchina non era un buon connubbio.

la febbre a 39.7 lo portava in uno stato di delirio quasi piacevole cosicche ripercorse questa piccola aventura al deserto del nord

i 3 compagni avevano lasciato guanajato senza tante informazioni, sapendosolo che a nord c'era il deserto e la luna piena che aspettava.e' incredibile come tutto ruoti intorno al ciclo lunare quando si viaggia.lungo la strada la macchina era animata da conversazioni animate e importanti. si parlava di filosofia, parole e pensieri. parole, come quelle che le persone non sanno ascoltare ne dire, ponendo sempre e solo un sacco di conceti sociali costruiti dietro neel'arco del tempo con conseguente incomunicabilita mondiale. e pensieri come quelle troppe e inuili domandi che spesso ci poniamo dimenticandoci di vivere la vita.buono porsi domande per risvegliarsi dai torpori di una vita che non sa piu vedere, ma poi le domande dovrebbero pian piano cadere cosi da essere qui e ora, e iocredo fermamente chespesso si sbaglia nel cercare risposte. bisogna cercare le giuste domande;quelle si rispondono da sole.

cmq andavano per il deserto e quasi giunti diedero un passaggio a una tal veronica, donna un po pazza ex alcolista che si era salvata e curata da sole grazie al peyote.

grazieall'incontro decidono di andare a estacion catorce e da li partire la mattina dopo ben presto zaino in spalla verso la comune del tecolote dove céra il capo del deserto, un uomo saggio e triste che ha vissuto tutta la sua vita senza uscire da li, custodendo e insegnando il deserto e il peyote a chi lo va a visitare con qualche offerta come scambio

la notte stessa 2 ragazze molto carine peraltro si imbatterono in hope e cosi decisero di entrare alla casa per vedere di chi era. detto fatto ecco una connessione importante di questa storia.

i 3 cavalieri italiani gli offrirono un letto nella loro stanza, e senza doppi fini, anche se erano veramente carine vacca bestia.

la mattina dopo erano in cammino.la notte aveva mollato al suolo camionate d'acqua e la strada, 4,5km primadellímgresso al deserto era uno strato 10 cm fondo di melma.

grazie alla mappa di veronica arrivarono senza problemi e dopo un formaggio di capra fato dalla gente del paese conoscettero alri 2 ragazzi che ci portarono dal jefe.
li realizzarono l'importanza di quell'incontro.quell'uomo era una di quelle leggende che si leggono sui libri e si raccontano in tenda quando fuori piove.mani callose e dure, rughe di vecchiaia. non aveva mai lasciato il suo avamposto li nel deserto dove aveva rischiato di morire da piccola.
compari da dietro un cactus con la sua felicita e la tristezza dell'uomo, tutta li dentro, involto in abiti militari contrabbandati all'esercito.
ci accolse ci mostro dove accamparci, sotto l'albero magico e ci disse dove trovare la medicina.il peyote
erano le 12 e iniziammo a mangiar peyote.
nessuno impazzi e se qualcuno si fosse appollaiato su un albero in silenzio avrebbe visto solo ragazzi pieni di amore vagare per il deserto ammirandolo, respirandolo,bagnarsi alla pioggia e chiamare la luna con un circolo energetico e con un om. la notte fini in tenda di jonny. i 5 piu le 2 amiche. una scena decisamente hippie. fuori era freddo e nuvolo la tenda era da 2 e i ragazzi erano caselle di tetris. jonny sull'uscio cucinava pasta inventata.
il senso di comunione era enorme e cosi partirono giochi buffi e dal dirsi ben hippie, ma in vero ben divertenti e emozionanti. pezzi di grana padano venivano allungati con amore dai piedi di qualcuno e ci si imboccava l'un l'altro.per finire masaggio ai piedi...ben assurdo da dirsi, ben divertente da farsi.il giorno dopo dopo altri peyoti si ritorno' a hope.
jonny camminava guardando ogni tanto negli occhimirge, una delle due ragazze con cui aveva avuto una connessione enorme e pensava. era stato come quando sulla spiaggia di baja california si era preso un lsd. quanto pregiudizo e giudizio innocentemente e completamente ignorante a riguardo di queste "droghe".
io li vedo come punti di contatto con il mondo, apertura delle porte della percezione, il tempo non esiste, le seghe mentali non esistono, esiste il cielo i colori e energia che si sente, connessione con la nostra madre terra, con il senso che cercate da sempre ma non comprendete perche troppo semplice.
il senso della vita?
siate vivi qui e ora, non pensate a passato ne futuro, godete il dannato presente che e´l'unica verita se mi permettete la parola.qual'e' il senso di una mucca, di un sasso, di un albero, di un uccello. vivono il loro momento. fatelo anche voi. io lo faccio jonny lo fa e non abbiamo bisogno di droghe e viviamo in un estatsi totsle e costante . felicita prendedo il buono e il dolore pure che la vita offre.
testa alta ragazzi e se volete piu dettagli sulle esperienze allucinogene chiedete
jonny

2 commenti:

Mrs V ha detto...

"Past is history, future is mistery, present is a gift, so it's called present".
Non hai bisogno di giustificarsi, dal momento che ti senti giudicato.... se lo fai per il desiderio di farlo. Come tutto il resto. Questo è quanto.

bologna in fissa ha detto...

Lo Zio non ha bisogno di Peyote per cucinare pasta "inventata", o di fare un tetris dentro una tenda! ! !
:-)